Il FTSE MIB segna +0,87%, il FTSE Italia All-Share +0,76%, il FTSE Italia Mid Cap +0,28%, il FTSE Italia STAR +0,41%.
Mercati azionari europei incerti: il FTSE 100 +0.08%, DAX +0.08%, CAC 40 +0.35%, IBEX 35 -0,45%.
Banche, Fitch riduce l’outlook a negativo di 5 istituti italiani
Si occupa nuovamente dell’Italia l’istituto di rating Fitch rivedendo a “negativo” l’outlook di cinque banche italiane, dopo che la scorsa settimana era toccata la stessa sorte sul nostro paese.
Tra gli istituti coinvolti quotati in borsa ci sono Unicredit e Intesa Sanpaolo, che oggi a Piazza Affari non risentono della decisione, mentre resta negativa Mediobanca che cede lo 0,90%. Gli altri istituti italiani che hanno visto il ridimensionamento da parte degli esperti dell’istituto sono Credem e Bnl.
Il declassamento degli istituti riflette proprio la decisione che aveva portato ad un innalzamento dello spread, con gli esperti che prevedono come le banche risentano del clima economico italiano con il possibile aumento del deficit italiano causato dalle politiche del governo.
L’innalzamento ulteriore dello spread potrebbe condizionare ulteriormente gli istituti italiani anche secondo l’agenzia Bdrs, il cui impatto resta gestibile ma che in futuro potrebbe rappresentare una sfida e aumentare i rischi di esecuzione dei piani sui crediti deteriorati.
Secondo quanto scritto da Dbrs nel suo report diffuso oggi, “il mercato obbligazionario è destinato a restare volatile nel mese corrente e nel prossimo quando il governo annuncerà l’aggiornamento al Def e presenterà alla Commissione Europea la legge di bilancio”.
Inoltre, l’agenzia sottolinea poi i progressi continui nella riduzione dello stock degli Npl e l’effetto positivo derivante dall’ok della Ue alla proroga delle Gacs fino al 7 marzo 2019.
Nonostante tali progressi, l’interesse degli investitori e il sentiment del mercato restano fattori chiave visto il grande ammontare di Npl da smaltire da parte delle banche italiane, conclude il report di Dbrs.
A Tokyo il Nikkei 225 perde lo 0,51%
Mercato azionario giapponese negativo, stamattina l'indice Nikkei 225 ha chiuso a -0,41%. Borse cinesi in ribasso: l'indice di Shanghai e Shenzhen ha terminato a -0,47%, l'Hang Seng di Hong Kong -2,61%, il Jospi di Seul -0,18%, L’Asx all di Sydney -1,13%.
Dow Jones in leggero rialzo
La Borsa di New York ieri ha chiuso la seduta in ordine sparso. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,09% mentre l'S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno perso rispettivamente lo 0,28% e l'1,19%. A condizionare negativamente l'azionario Usa, oltre alle tensioni commerciali, le vendite sul comparto tecnologico (in particolare su Twitter -6,08%, Microsoft -2,88% e Facebook -2,33%).
Forex
Il dollaro è visto in discesa questa mattina, con la sterlina e l’euro in salita sulla scia della svolta nelle trattative sulla Brexit, mentre il dollaro australiano è in calo nonostante i dati secondo cui il surplus commerciale del paese a luglio è stato migliore del previsto.
L’indice del dollaro Usa, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,11% a 94,97. Considerato un asset rifugio nei periodi di turbolenza sui mercati per via del suo status di moneta di riserva globale, il dollaro è schizzato dell’8% da fine marzo, pesando sulle monete dei mercati emergenti.
Il cambio Eur/Usd quota al momento 1,1633.
Il cambio Aud/Usd è scambiato in calo dello 0,3% ed oscilla vicino al minimo dal maggio 2016, mentre pesano i recenti problemi sui mercati emergenti. Il dollaro australiano è crollato di circa l’8% finora nel 2018.
Nel frattempo, il peso argentino ha segnato un minimo storico all’inizio di questa settimana e la crisi della lira turca ha catturato la luce dei riflettori a fine agosto. Anche il rand sudafricano è crollato al tasso del 2% contro il dollaro, al minimo dall’inizio del 2016. Metà del calo è stato dovuto in parte alle controversie sulle leggi di espropriazione terriera del paese.
La coppia Usd/JpY va giù dello 0,1% a 111,42, mentre il cambio Usd/Cny sale dello 0,1% a 6,8414 con la Banca Popolare cinese (PBOC) che ha fissato il tasso di cambio dello yuan a 6,8217 rispetto all’attestazione di ieri di 6,8266.
Oro
Il prezzo dell’oro sale negli scambi della mattinata asiatica di oggi, dopo aver toccato il minimo di 11 giorni martedì, grazie al dollaro in calo. I future dell’oro con consegna a dicembre sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange salgono dello 0,31%, a 1.205 dollari l’oncia troy.
L’indice del dollaro Usa, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre valute, scende dello 0,11% a 94,97, mentre sterlina ed euro sono in salita sulla scia della svolta nelle trattative sulla Brexit. Il dollaro di solito ha un andamento inverso rispetto a quello dell’oro: se il dollaro scende, la richiesta dell’oro come investimento rifugio sale.
Carsten Menke, analista di Julius Baer, ha riferito alla CNBC che anche se il prezzo dell’oro era ancora vicino al minimo di 18 mesi di 1.159,96 dollari l’oncia troy il mese scorso, è poco probabile che scenda. “L’oro sta mostrando segni di aver raggiunto il fondo”, ha affermato.
I dazi commerciali tra gli Stati Uniti e le altre nazioni, nonché le crisi monetarie nei mercati emergenti, stanno appoggiando il prezzo dell’oro, secondo il responsabile delle analisi di mercato di Think Markets UK Ltd Naeem Aslam.
“La crescente frustrazione nei confronti dei dazi commerciali e di quello che sarà il risultato di tutta questa situazione sta supportando il prezzo dell’oro. Secondariamente, ci sono dei seri timori per la recessione, visto che il Sud Africa ci è entrato. Se i mercati emergenti dovessero cominciare ad andare proprio male, tutti ne saranno contagiati. E questo dovrebbe supportare il prezzo dell’oro”, ha affermato.
Con il peso argentino che ha segnato il minimo storico all’inizio della settimana e la crisi della lira turca al centro della scena a fine agosto, anche il rand sudafricano è crollato del 2% contro il dollaro, al minimo dall’inizio del 2016. Il rand registra un tonfo del 19% su quest’anno. Parte del calo è stato dovuto alle controversie sulle leggi sull’espropriazione terriera del paese.
Bank of America Merrill Lynch ha dichiarato al Financial Times: “Non pensiamo che siano probabili esplicite appropriazioni di terre o danni ai diritti di proprietà, ma il persistere dell’incertezza continuerà a pesare sulla fiducia e sugli investimenti delle imprese”.
Petrolio
In ribasso durante la sessione Asiatica, nel New York Mercantile Exchange, i future del Greggio per Ottobre sono scambiati a 68,56 dollari americani per barile, valore che scende di 0,23% al momento della scrittura.
Criptovalute
In poco meno di un'ora, ieri i mercati delle criptovalute hanno subito un netto calo. La capitalizzazione complessiva del mercato è in ribasso di 12 mld di dollari, e quasi tutte le prime 100 monete elencate su CoinMarketCap sono in rosso.
Queste al momento le quotazioni in dollari delle cinque principaloi criptovalute. Bitcoin 6.441,1 (-14,83%), Ethereum 228.90 (-14,86%) Ripple 0,28642 (-15,03%), Bitcoin Cash 501,30 (-25,84), Eos 5,0562 (-28,48%)
I dati macroeconomici in calendario oggi e le principali news Giovedì 6 Settembre 2018
14:15 USA Variazione occupazione non agricola (ADP) (Ago);
14:30 USA Richieste di disoccupazione;
16:00 USA Ordini alle industrie (Lug);
16:00 USA Indice ISM non manifatturiero (Ago);
17:00 USA Scorte di petrolio greggio EIA.
Australia: declino dell'1,0% per le esportazioni in luglio
Secondo quanto reso noto dal Bureau of Statistics di Canberra, in luglio la bilancia commerciale dell’Australia si è attestata su base rettificata stagionalmente su un surplus di 1,55 miliardi di dollari australiani, in calo rispetto agli 1,94 miliardi di giugno (772 milioni in maggio) e contro gli 1,46 miliardi del consensus. In luglio le esportazioni dall’Australia sono calate dell'1,0% su base mensile (contro il precedente progresso del 3,0%), mentre le importazioni sono cresciute dell'1,0% (dopo il declino di pari entità di giugno).
Corea del Sud: surplus partite correnti salito in luglio
Secondo quanto comunicato su base preliminare da Bank of Korea (l’istituto centrale di Seoul), in luglio il surplus delle partite correnti è salito a 8,76 miliardi di dollari da 7,38 miliardi della lettura finale di giugno (8,68 miliardi in maggio). Il dato, in surplus dal marzo 2012, si confronta con i 7,26 miliardi di un anno prima.
Gran Bretagna: vendite auto rimbalzate del 23,1% in agosto
Secondo quanto comunicato mercoledì dalla Society of Motor Manufacturers and Traders (Smmt), in agosto la vendita di auto in Gran Bretagna è rimbalzata del 23,1% annuo in agosto, con il mercato che ha risposto positivamente, in quello che è tradizionalmente il mese più debole per il settore, a nuove regole più rigide sulle emissioni di inquinanti che avevano invece spinto il crollo del 35% della domanda in luglio. Nei primi otto mesi del 2018, comunque, le vendite restano in declino del 4,2% annuo, in linea con le attese.
Petrolio: riserve Usa calate di 1,2 milioni di barili (Api)
Secondo le stime riportate mercoledì dall'American Petroleum Institute (Api), le scorte di greggio in Usa sono calate di 1,2 milioni di barili nella settimana chiusa il 31 agosto. Crescita invece di 1 milione di barili per le riserve di benzina. I dati dell'Api, slittati di un giorno rispetto al solito per la festività del Labour Day con cui è iniziata la settimana, precedono quelli ufficiali della U.S. Energy Information Administration (Eia), che saranno diffusi in giornata. Secondo S&P Global Platts, l'Eia dovrebbe comunicare una flessione di 2,5 milioni di barili e il parallelo calo di 1,5 milioni di barili per la benzina. I future sul Wti in consegna a ottobre hanno chiuso in declino dell'1,70% mercoledì al New York Mercantile Exchange a 68,72 dollari il barile.
Per Bostic (Fed) è opportuno proseguire nel rialzo dei tassi
Secondo Raphael Bostic, president della Federal Reserve (Fed) di Atlanta, con l'economia Usa sulla piena occupazione e l'inflazione vicina al target del 2% dell'istituto centrale è opportuno proseguire nel rialzo dei tassi d'interesse. "La mia opinione è che dovremmo cercare di riportare la nostra politica su una posizione più neutra", ha dichiarato mercoledì Bostic, parlando al Chicago Council on Global Affairs, aggiungendo, riporta Reuters, che il processo probabilmente dovrà continuare per altri 12-18 mesi.
Bullard (Fed) chiede stop a programma di rialzo tassi Usa
James Bullard, president della Federal Reserve (Fed) di St. Louis, ha ribadito di ritenere opportuno che l'istituto centrale di Washington fermi il suo graduale piano di rialzo dei tassi d'interesse, visto che la politica monetaria ha già raggiunto un livello neutro o forse anche restrittivo. "Dovremmo dare più peso del solito ai segnali dei mercati finanziari nell'attuale contesto macroeconomico", ha dichiarato mercoledì nel corso di una conferenza a New York. "Gestite correttamente le attuali informazioni possono fornire la base per una migliore strategia di politica monetaria orientata al futuro", ha aggiunto, secondo quanto riporta Reuters. Bullard non sarà membro votante del Federal Open Market Committee (Fomc, la commissione della Fed che si occupa di politiche monetarie) fino al prossimo anno.
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