Il FTSE MIB segna +0,03%, il FTSE Italia All-Share +0,08%, il FTSE Italia Mid Cap +0,36%, il FTSE Italia STAR +0,23%.
Mercati azionari europei prevalentemente in calo: FTSE 100 -0,64%, DAX -0,23%, CAC 40 +0,18%, IBEX 35 -0,20%.
Borse asiatiche miste, Nikkei in rialzo
Borse asiatiche miste questa mattina. All'ottimismo degli addetti ai lavori derivante dagli utili relativi alle trimestrali americane ed alla convinzione che la Cina possa intervenire con un nuovo piano di stimoli fiscali per l'economia, si contrappone il rischio di un cambiamento della politica monetaria (espansiva) da parte della BoJ che mantiene incerto lo scenario generale.
La borsa australiana è tornata in territorio negativo dopo un buon avvio dettato dal positivo andamento di ieri a Wall Street, appesantita dai titoli del comparto bancario che hanno offuscato il rialzo del settore minerario. Debole anche il comparto oil, nonostante il petrolio si sia apprezzato nella notte.
In conclusione, l'indice Nikkei 225 ha chiuso a +0,46%, mentre per le borse cinesi colori contrastati: l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen ha chiuso infatti a -0,07%, l'Hang Seng di Hong Kong a +1,14%, il Kospi di Seul a -0,31%.
In Australia l’Asx ha concluso la giornata borsistica a -0,21%
Borsa Usa: positivi Dow Jones e S&P 500, piatto il Nasdaq Composite
La Borsa di New York ieri ha chiuso la seduta in rialzo sospinta da trimestrali societarie particolarmente performanti. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,79% e l'S&P 500 lo 0,48%. La stessa cosa non si può dire però del Nasdaq Composite (-0,01%) dove hanno prevalso le prese di beneficio.
Dollaro in calo in vista delle trattative commerciali tra Trump e Juncker
Clima attendista per le valute in vista dell'incontro fra il presidente Usa Donal Trump e il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, mentre gli investitori restano concentrati sui disaccordi sul commercio fra Usa e Unione europea.
La visita di Juncker a Washington si concentrerà su un confronto in materia di commercio col presidente Usa, dopo l'imposizione da parte di Trump di dazi su acciaio e alluminio europei e dopo la minaccia di estenderli anche alle auto dell'Ue.
Il dollaro scende contro il paniere delle valute, gli investitori aspettano il vertice tra Stati Uniti ed Unione Europea tra le tensioni commerciali nell’economia globale.
L’indice del dollaro Usa, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è registrato in calo dello 0,11% a 94,30 alle 03:38.
L’euro è quasi invariato, con la coppia Eur/Usd a 1,1693 negli scambi odierni. Gli investitori aspettano anche il vertice di politica monetaria della Banca Centrale Europea di domani per avere maggiori indicazioni sulla politica monetaria. Durante il vertice di giugno, la BCE ha indicato che i tassi resteranno invariati fino alla metà del 2019 ed ha anche annunciato i piani per chiudere il suo massiccio programma di stimolo a dicembre.
Il dollaro sale contro lo yen, con la coppia Usd/Jpy a 111,25.
La moneta nipponica è stata supportata a inizio settimana dalla notizia che la Banca del Giappone starebbe attivamente discutendo di modificare il suo massiccio programma di stimolo monetario. La BoJ terrà il prossimo vertice di politica monetaria a fine mese.
La sterlina è in lieve rialzo, con la coppia Gbp/Usd a 1,3153.
Nel frattempo, il dollaro australiano scende, con il cambio Aud/Usd giù dello 0,3% a 0,7403, dopo i dati deboli sull’inflazione nella notte da cui è emerso che la banca centrale del paese probabilmente lascerà invariati i tassi per un periodo più lungo.
Il dollaro scende contro lo yuan cinese, ma resta vicino al massimo di 13 mesi nei crescenti timori per le tensioni commerciali.
La valuta, che di solito viene controllata a vista da Pechino, è scesa a 6,7945 negli scambi offshore.
Criptovalute
Il Bitcoin ieri ha superato gli 8.000 dollari per la prima volta da maggio. La regina delle criptovalute è schizzata al massimo di due mesi a 8.248,40 dollari, con un’impennata del 6,75%. Il prezzo è stato evidentemente spinto dalla notizia di un’imminente approvazione di un ETF Bitcoin da parte della U.S. Securities and Exchange Commission. Se approvato, l’ETF consentirebbe agli investitori retail di comprare e vendere Bitcoin senza dover passare da una piazza. La SEC dovrebbe prendere una decisione tra il 10 e il 16 agosto.
In generale le criptovalute sono al rialzo.
Oro: poco mosso a 1.224 dollari
Le quotazioni dell'oro sono poco mosse sui mercati asiatici. Il metallo prezioso con consegna immediata viene scambiato a 1.224,62 dollari l'oncia, dopo la chiusura debole di ieri in calo dello 0,1% e in attesa dell'incontro di oggi tra il presidente Usa Donald Trump e il presidente della commissione Ue Jean Claude Juncker sui dazi.
IL CALENDARIO DELLE MACRO OGGI CON LE PRINCIPALI NEWS
Mercoledì 25 Luglio 2018
12:00 GB Indice CBI (commercio) lug;
16:00 USA Vendite abitazioni nuove giu;
16:30 USA Scorte settimanali petrolio (EIA).
Usa. Indici macro contrastati
L'Indice Prezzi Abitazioni pubblicato dalla Federal Housing Finance Agency (FHFA) si è attestato, nel mese di maggio, a 263,3 punti, superiore alla rilevazione precedente pari a 262,6 punti, in crescita dello 0,2% (consensus +0,4%). Su base annuale l'indice è salito del 6,4%.
Markit ha reso noto che nel mese di giugno l'Indice PMI Manifatturiero (stima flash) è salito a 55,1 punti dai 54,9 punti del mese precedente. La rilevazione di luglio evidenzia una ripresa del ritmo di crescita del comparto manifatturiero, su livelli massimi da 2 mesi, mentre rallenta la crescita del settore privato, a 54,4 punti dai 55,2 punti della lettura precedente. L'indice Composite è sceso lievemente a 54,3 punti da 54,9 di giugno.
Il Redbook Research relativo alle vendite al dettaglio nelle maggiori catene Usa nella settimana terminata il 20 luglio è cresciuto dello 0,3% dopo una variazione positiva dello 0,1% nella settimana precedente. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno le vendite sono invece cresciute del +3,8% dal 3,3% precedente.
La Federal Reserve di Richmond ha comunicato che il proprio indice, che misura l'andamento dell'attività manifatturiera dell'area di Richmond, si è attestato nel mese di luglio a 20 punti pari alla rilevazione del mese precedente. Il dato è superiore alle attese degli addetti ai lavori pari a 18 punti.
Petrolio: riserve Usa calate di 3,16 milioni di barili (Api)
Secondo le stime riportate martedì dall'American Petroleum Institute (Api), le scorte di greggio in Usa sono calate di 3,16 milioni di barili nella settimana terminata il 20 luglio scorso. Declino che si accompagna alla contrazione di 4,87 milioni di barili per le riserve di benzina. I dati dell'Api precedono quelli ufficiali della U.S. Energy Information Administration (Eia), che saranno diffusi nel pomeriggio.
Australia. Inflazione invariata nel secondo trimestre
L'Australian Bureau of Statistics ha reso noto questa mattina che nel secondo trimestre 2018 i Prezzi al Consumo hanno fatto segnare una crescita dello 0,4%, in Australia, rispetto al trimestre precedente. Il dato è di poco inferiore alle attese degli analisti che avevano previsto un valore pari a +0,5%. Su base annuale l'inflazione è salita dell'2,1%, anch'essa al di sotto delle aspettative pari a +2,2%, ma comunque in crescita rispetto al +1,9% dei 3 mesi precedenti.
Nuova Zelanda. Bilancia Commerciale inferiore alle attese a giugno
In Nuova Zelanda l'ufficio di statistica, Statistic New Zealand, ha reso noto che a giugno è stato conseguito un deficit commerciale pari a 113 milioni di dollari neozelandesi. Il dato è inferiore alle attese degli analisti che si attendevano un Surplus di 200 milioni.
Ungheria: invariati i tassi di interesse
La banca centrale ungherese ha lasciato invariati i tassi di interesse invariati, in linea con le aspettative degli economisti.
Il Consiglio Monetario della Magyar Nemzeti Bank ha deciso di mantenere il tasso benchmark allo 0,90% per raggiungere l'obiettivo di inflazione in modo sostenibile entro metà del 2019. La banca centrale aveva ridotto i tassi di 15 punti base nel maggio 2016.
Il tasso overnight sui depositi presso la banca centrale è stato mantenuto a -0,15%, dopo essere stato ridotto di 10 punti base lo scorso settembre.
Francia: Indice dei Prezzi di Produzione aumenta a giugno
In Francia l'Insee ha reso noto che l'Indice dei Prezzi di Produzione (PPI) e' cresciuto nel mese di giugno dello 0,1%, a fronte di un incremento pari allo 0,7% m/m della rilevazione precedente. Su base annua l'incremento è del 3,4%.
Spagna: cresce l'inflazione dei prezzi alla produzione
In Spagna l'istituto di statistica INE ha annunciato che l'indice dei prezzi alla produzione PPI è cresciuto dell'1% nel mese di giugno dopo l'incremento dell'1,3% a maggio. La variazione è del +4,1% rispetto allo stesso periodo del 2017 dal +3% precedente. Escludendo il comparto energia, l'inflazione dei prezzi di produzione è cresciuta dell'1,2% dal 1% del mese precedente.
#borse #piazzaffari #forex #dollaro #euro #yen #petrolio #oro #criptovalute #bitcoin #wallstreet #ftsemib #ftse100 #nyse #nikkei #fed #trump #politica #governo
Comments