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Immagine del redattoreAntonio Arricale

BOE: TASSI DI INTERESSE PROTAGONISTI, OCCHIO ALLA STERLINA

Secondo e, forse, più importante appuntamento della settimana, quest’oggi, fra poco più di mezz’ora (13:00), con la riunione della Bank of England di agosto. Un evento tanto più da monitorare dal momento che le attese del mercato sono per un aumento a 0,75 dall’attuale 0,50%.

Ieri, invece, è stato il momento della Fed che – come si sa – ha lasciato invariati sia i tassi che la forward guidance dando vita ad un vero e proprio non-evento e rinviando i fuochi d’artificio a settembre.

All’annuncio delle decisioni prese del board, ovviamente, seguirà la conferenza stampa di Mark Carney da cui gli analisti si attendono numerosi spunti di discussione non soltanto sui tassi di interesse, ma anche sul fronte inflazione (con il report trimestrale). Insomma, occhio alla sterlina e ai più che probabili movimenti che seguiranno.

Forex

La Fed ha lasciato i tassi di interesse invariati al termine del suo vertice, ieri, come era nelle previsioni. La banca centrale ha poi alzato le prospettive sull’economia. La commissione prevede che “ulteriori aumenti graduali del range obiettivo del tasso dei fondi federali saranno coerenti con un’espansione sostenuta dell’attività economica, con condizioni del mercato del lavoro forti e con un’inflazione vicina all’obiettivo simmetrico della commissione del 2%”.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,11% a 94,56 alle 00:30 ET (04:30 GMT).

Negli scambi della mattinata europea il biglietto verde consolida il recupero messo a segno ieri sulle principali controparti, forte del comunicato di politica monetaria in cui Federal Reserve conferma il proprio ottimismo sulle prospettive di crescita e inflazione.

"Prima la Fed che, incurante dei moniti di Trump e in linea con le attese, ha mantenuto fermi i tassi e disegnato un quadro di fondo robusto con l'attività economica che cresce, si legge nel comunicato, a un ritmo 'forte' -- non più solo 'sostenuto' -- aprendo di fatto la strada a un probabile rialzo a settembre" si legge nella nota giornaliera dell'ufficio studi Mps. "Poi la conferma della Casa Bianca della volontà di alzare, dal 10% al 25%, i dazi su 200 miliardi di dollari di merci cinesi, decisione che sarà presa entro il prossimo 5 settembre, tempo utile a un nuovo negoziato sebbene i cinesi appaiano poco inclini a sedersi al tavolo delle trattative con una pistola puntata" prosegue il report.

Oro

Il prezzo dell’oro scende questa mattina, con il dollaro stabile in seguito alla conclusione dei due giorni di vertice di politica monetaria della Federal Reserve durante il quale la banca ha dato una valutazione positiva dell’economia statunitense.

I future dell’oro con consegna a dicembre sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange scendono di 0,6 dollari, o dello 0,06%, a 1.227,00 dollari l’oncia troy alle 01:40 ET (05:40 GMT).

Petrolio

Il prezzo del petrolio è registrato in salita stamani: i dati della Energy Information Administration (EIA) hanno rivelato un inaspettato aumento delle scorte di greggio.

Le scorte di greggio USA sono aumentate di 3,803 milioni di barili nella settimana terminata il 27 luglio, rispetto alle aspettative di un calo di 2,794 milioni di barili, secondo i dati dell’EIA.

Le importazioni invece sono salite di 1,352 milioni di barili al giorno mentre le esportazioni si sono ridotte di 1,373 milioni di barili al giorno, in base ai dati EIA.

Le scorte di benzina - uno dei prodotti raffinati del greggio - sono diminuite di 2,536 milioni di barili, superando le aspettative di un calo di 1,288 milioni di barili, mentre le scorte di prodotti raffinati - che comprendono gasolio e combustibile da riscaldamento - sono aumentate di 2,983 milioni di barili, contro le aspettative di un incremento di 0,264 milioni di barili.

I future del greggio WTI con consegna a settembre vanno su dello 0,09% a 67,72 dollari alle 1:01 ET (05:01 GMT), mentre i future del greggio BRENT con consegna ad ottobre sono in salita dello 0,21% a 72,54 dollari al barile.

Criptovalute

Il Bitcoin prosegue la sua discesa e anche le altre criptovalute faticano a trovare slancio. Il Bitcoin si attesta poco sopra 7.500 dollari, con un crollo del 5,34% alle 8:43 ET (12:43 GMT) sul Bitfinex, allontanandosi dal massimo di 8.281,80 dollari della scorsa settimana.

In generale le criptovalute sono in calo. La capitalizzazione totale di mercato è pari a 272 miliardi di dollari al momento della scrittura, rispetto ai 281 miliardi di ieri.





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