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Immagine del redattoreAntonio Arricale

BITCOIN CORRE ANCHE OGGI E LA SPAGNA PREPARA MISURE FISCALI PRO BLOCKCHAIN

Chiusura di seduta positiva per le borse europee, che nel finale – tuttavia – frenano sotto la spinta dell’euro forte (la coppia Eur/Usd) al momento passa di mano a 1,2474). A Piazza Affari l’indice principale ha segnao +0,28% a quota 22.495 punti, mentre l'Ftse Italia All Share ha guadagnato lo 0,29% a 24.745 punti. In rialzo anche l'Ftse Star, che mette ha messo a segno un rimbalzo dello 0,64% a quota 37.429 punti.

Lo spread fra Btp e Bund tedeschi ha chiuso a quota 128 punti, con il rendimento del decennale al 2,04%.

Fra i titoli del listino milanese, con il segno positivo fra i maggiori rialzi Moncler che ha guadagnato 4 punti, ma in rialzo anche Finecobank, Ferrari, Unipolsai e Unipol.

Fra i segni meno, invece, in calo Banco Bpm che ha ceduto 1,7 punti e in ribasso anche Banca Generali, A2a, Recordati e Terna.

Positive anche le altre piazze finanziarie europee: Parigi ha chiuso a +1,11%, Francoforte ha guadagna appena lo 0,06%, mentre Londra lo 0,29%.

CRIPTOVALUTE

Nuovo scatto in avanti del bitcoin che oggi si è spinto a ridosso dei 10mila dollari, livello che non vede da inizio mese. Il prezzo della maggiore valuta digitale è arrivato fino a 9.974 dollari nel corso della seduta, con un balzo giornaliero di circa il 10%.

Dai minimi a 6.000 dollari toccati lo scorso 6 febbraio il Bitcoin ha messo a segno un recupero di oltre il 60%. Il saldo da inizio anno rimane comunque negativo del 30% e le quotazioni sono ancora dimezzate rispetto ai massimi storici di metà dicembre. A contribuire alla ripresa delle quotazioni è stata la decisione della Corea del Sud di consentire alle criptovalute di continuare a operare nel paese.

E sempre in materia di criptovalute di un certo interesse la notizia proveniente dalla Spagna. Qui, informano le agenzie, il Partito Popolare del primo ministro Mariano Rajoy sta preparando nuove norme fiscali per attrarre nel paese aziende che vogliono investire in blockchain.

Secondo Bloomberg, infatti, per l’esponente del PP Teodoro Garcia Egea “è nell'interesse della Spagna attrarre aziende pronte a scommettere sulla nuova tecnologia, considerata un driver per business futuri in diversi settori che vanno dal finance alla sanità passando per l'istruzione”. E sempre Teodoro Garcia Egea sta preparando la proposta che potrebbe comprendere anche incentivi fiscali per le aziende specializzate in nuovi business come la stampa 3D e i Big Data.

Il PP di Rajoy sta pensando a specifiche misure regolatorie per rendere appetibile per gli imprenditori locali l'utilizzo della blockchain e spingere il lancio di nuove monete virtuali tramite ICO (Initial Coin Offerings) come nuovi strumenti finanziari. La proposta di legge potrebbe fissare un tetto minimo al di sotto del quale gli investimenti in criptovalute non debbano essere notificati alle autorità e il regolatore sta inoltre mettendo a punto un set di regole per proteggere e garantire gli investimenti in criptovaluta.

La Spagna, inoltre, sta organizzando una serie di misure per attrarre esperti di blockchain a Madrid per testare la tecnologia in parlamento e analizzare quanto già fatto in altri paesi che nel settore sono più avanti, come azienda la Svizzera, culla della cosiddetta “crypto Valley”, nata intorno alla nuova tecnologia nel cantone di Zug.





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